Gli AutenticiArrosticini Abruzzesi

Dove l'Appennino incontra l'Adriatico

Dove siamo

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Nati dai pastori abruzzesi con pochi mezzi e tanta ingegnosità, ci ricordano che la semplicità è spesso la forma più alta di ricchezza. ✨

Nati nella zona vestina del pescarese, gli arrosticini rappresentano un'antica tradizione pastorale.  
La loro origine risale al XIX secolo, quando i pastori necessitavano di un modo pratico per cucinare e consumare la carne di pecora durante la transumanza.

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Tutte le info di ogni locale


Dicono di noi

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    Una serata da Rostelle and Co.

Semplicità e coerenza.

La nostra anima è sempre la stessa dal 2013: un taglio unico, solido e sicuro con il passare del tempo. 
La cottura alla brace come filo conduttore della nostra cucina, Lo staff sempre attento alle vostre esigenze, i locali inequivocabili dello stile Rostelle and Co.
Rilassati ma non troppo, il posto ideale per allegre cene in compagnia.

Otto Buoni Motivi

La passione e l'impegno danno spesso grandi risultati. Otto buoni motivi perché siamo sicuri di quello che facciamo

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Hai domande?

  • I classici sono più piccoli e tagliati con una macchina speciale, gli artigianali sono più grandi (circa 34/36 gr. cad.) e tagliati a mano.

  • Sì. nei limiti del possibile. Per conservarli caldi il più a lungo vengo avvolti nella carta politenata per alimenti, poi in un foglio di alluminio e infine chiusi in una scatola in cartone accoppiato termico.

  • La media, almeno in Abruzzo😃 varia da 10 a 20 pezzi a persona. Consigliamo comunque sempre multipli di 5 pezzi perché si cucinano più facilmente e meglio. Ovviamente se volete provare un solo arrosticino di fegato potete sempre ordinarlo.

  • Si, è carne ovina tranne quelli di pollo che hanno una impanatura. Avvertire comunque sempre il cameriere per una maggiore accortezza in cucina.

  • No, il fegato usato è di vitello addolcito con la cipolla e aromatizzato con l'alloro.

  • Per mantenere la morbidezza è preferibile non cuocerli troppo. Però a molti piace la carne ben cotta; in questo caso meglio specificarlo al cameriere al momento dell'ordinazione.

  • Le patate al forno con buccia, croccanti al palato, sono irresistibili - hanno una marcia in più. Usiamo solo patate del Fucino nella zona marsicana dell'Abruzzo.

  • Ovviamente no. Sono tutti preparati da noi giornalmente.

  • Nella stragrande maggioranza si con qualche eccezione per i formaggi che provengono anche dal Molise. Le verdure e gli ortaggi sono locali

Intervista a Jurij Ferri Birra Almond ’22

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Rostelle & Co.: Jurij, partiamo dalle origini. Quando nasce davvero la birra artigianale italiana?
Jurij Ferri: Possiamo dire che il vero battesimo risale al 1996. È in quell’anno che, tra il Nord Italia e Roma, nascono i primi birrifici artigianali. Da allora la strada percorsa è stata tanta: oggi contiamo quasi mille birrifici attivi su tutto il territorio nazionale.
Rostelle & Co.: E cosa distingue la birra artigianale da quella prodotta su larga scala?
Jurij Ferri: La birra artigianale italiana è un prodotto di nicchia, fatto quasi sempre in piccole quantità ma con grande qualità. Usiamo materie prime selezionate, senza succedanei, senza conservanti, non microfiltrata e non pastorizzata. È una birra “viva”, che conserva tutta la sua autenticità.
Rostelle & Co.: Quanto conta il ruolo del mastro birraio in tutto questo?
Jurij Ferri: Tantissimo. I nostri mastri birrai sono competenti, ostinati, orgogliosi. Sanno innovare, creare nuovi stili e reinterpretare con originalità quelli esistenti da secoli. Grazie a loro, la birra artigianale italiana si è conquistata rispetto e consensi anche a livello internazionale. Non a caso, molti birrifici italiani esportano in Paesi storicamente legati alla birra come Belgio, Germania, Inghilterra e Stati Uniti.
Rostelle & Co.: Parliamo di Almond ’22. Come nasce la vostra birra?
Jurij Ferri: Il nostro birrificio nasce a Pescara nel 2003. In Almond ’22 ritroviamo i sapori dell’Abruzzo: farro, orzo non maltato, grano Senatore Cappelli e mieli locali. Dalla Calabria prendiamo le bucce di arancia dolce e amara essiccate al sole, come si faceva una volta. Per il resto, selezioniamo cereali europei e luppoli provenienti da Stati Uniti, Europa e Oceania, con una piccola eccezione: un luppoleto a Miglianico curato dal nostro amico coltivatore Enrico Angelini.
Rostelle & Co.: Qual è il vostro metodo di fermentazione?
Jurij Ferri: Usiamo una doppia fermentazione. La prima avviene in acciaio, la seconda in bottiglia o in fusti. È la stessa tecnica che troviamo negli champagne francesi e in alcune bollicine italiane. Questo procedimento garantisce stabilità, longevità e un’ampia gamma aromatica. Durante la seconda fermentazione, le birre maturano e sviluppano aromi complessi ed eleganti. È un processo lungo e laborioso, che richiede molte fasi manuali. Ed è proprio qui che il fattore umano diventa fondamentale: dà unicità a ogni sorso.
Rostelle & Co.: In Italia siamo abituati ad associare il buon bere soprattutto al vino. Come si colloca la birra artigianale in questo panorama?
Jurij Ferri: Io credo che una buona birra artigianale italiana sia tanto appagante quanto un grande vino. Sono due fermentati di pari dignità e con lo stesso scopo: regalarci piacere e farci entrare in quel meraviglioso mondo che è il buon bere italiano.
👉 Scopri di più su Birra Almond ’22: birraalmond.com

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Ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2025