Birra Artigianale - di Jurij Ferri
È il 1996 l’anno in cui la birra artigianale Italiana ha un vero battesimo con la nascita in Nord Italia e a Roma dei primi birrifici artigianali.
Da allora la birra artigianale Italiana di strada ne ha fatta tanta.
Siamo a quasi 1000 birrifici operanti su tutto il territorio Nazionale.
La birra artigianale è un prodotto di nicchia, caratterizzato quasi sempre da piccole produzioni e spessissimo da prodotti di grande qualità.
Caratterizzata da materie prime di altissimo livello, senza succedanei ( che molto spesso troviamo nelle produzioni su vasta scala) , senza conservanti , non microfiltrata e non pastorizzata, una birra “viva” questa è la birra artigianale italiana.
Frutto di bravi Mostro birrai, competenti, orgogliosi ed ostinati , la birra artigianale Italiana si è imposta sulla scena mondiale guadagnando tanti consensi e rispetto.
I mastri birrai nostrani, sono pieni di risorse , nuove idee, grande tradizione enogastronomica, capacità di creare nuovi stili e reinterpretare con maestria e originalità gli stili di birra già esistenti da secoli.
Molti birrifici artigianali Italiani esportano i loro prodotti in Paesi dalla grande tradizione birraria quale Belgio, Inghilterra, Germania e USA .
Uno di questi birrifici è proprio il nostro Almond’22, nato a a Pescara nel 2003.
Come nasce la birra ALMOND ‘22.
Nella birra ALMOND ’22 si riscoprono i sapori della terra in cui nasce, ovvero l’Abruzzo. Il farro, l’orzo non maltato, il grano Senatore Cappelli ed i mieli sono tutti orgogliosamente Abruzzesi. Mentre ringraziamo la Calabria per le bucce d’arancia dolce e amara, ancora essiccate al sole, proprio come si faceva una volta. Il resto dei cereali, che selezioniamo con cura, sono di origine Europea. I luppoli – ad eccezione di un piccolo luppoleto curato dal nostro amico coltivatore Enrico Angelini a Miglianico – provengono da Stati Uniti, Europa e Oceania.
La fermentazione avviene in 2 fasi: la prima in acciaio la seconda in bottiglie o in fusti. La seconda fermentazione è un procedimento che viene adoperato anche negli champagne francesi e in alcune bollicine italiane e serve a garantire stabilità, longevità e ampia gamma aromatica alle birre. Non è l’unico metodo di lavorazione, è semplicemente quello che ci piace di più e che si adatta meglio al nostro modo di fare birra di qualità.
Durante la seconda fermentazione, le nostre birre maturano affinando sui lieviti e sviluppando aromi eleganti e complessi. È una metodologia lunga e laboriosa ma il risultato ci ripaga ampiamente ed è una festa per i sensi. Molte delle fasi della lavorazione sono prettamente manuali e richiedono molta esperienza e capacità. È qui che entra in gioco il fattore umano, per noi fondamentale in quanto conferisce quell’inconfondibile unicità, che si assapora ad ogni sorso.
Bere buona birra artigianale Italiana è piacevole ed altrettanto appagante quanto un bere un buon vino.
Sono due fermentati di pari dignità ,che concorrono allo stesso scopo, quello di darci piacere e di proiettarci in quel mondo meraviglioso che è il buon bere Italiano.